Summary: | Nel corso del volume faccio più volte riferimento al "diritto privato" come disciplina di alcune manifestazioni dell'azione amministrativa e di alcuni elementi dell'organizzazione pubblica; e faccio riferimento al diritto pubblico (a "statuti di diritto pubblico") che investe rapporti di diritto privato dei quali la pubblica amministrazione è parte (come nei rapporti contrattuali) ovvero situazioni di soggetti esterni che presentano un rilievo pubblico (la proprietà di determinati beni, l'impresa). Applicare queste nozioni, che sono di teoria generale del diritto, presupporrebbe una chiara consapevolezza di ciò che è diritto pubblico e di ciò che è diritto privato, e perciò degli esatti termini della distinzione. Invero, molteplici dubbi emergono in dottrina sulla stessa praticabilità della distinzione in termini astratti e generali (ciò che è pubblico e ciò che è privato), e insoddisfacenti appaiono molte delle classificazioni poste in questi termini, come risulta dalla stessa trattazione di Bobbio, pur nella convinzione dell'illustre Autore che "l'esigenza razionale del diritto come ordinamento è nella dinamica dei due termini: pubblico e privato" (N. Bobbio, Diritto pubblico e diritto privato, in Enc. Dir., XII, Milano, 1964; più di recente, con impostazione diversa, La grande dicotomia: pubblico/privato, in Stato, Governo, Società, Torino, 1985).
|